Il governo italiano si è concentrato su iniziative innovative come la tecnologia blockchain, l'intelligenza artificiale (AI), l'industria 4.0, il contratto intelligente, l'Internet of Things (IoT) e altri. L'Italia ora vuole diventare il principale paese europeo nella tecnologia dopo la Brexit. Tuttavia, impegni reali devono essere inseriti nel sistema affinché la tecnologia digitale diventi una molla per l'economia reale e bilanci le finanze pubbliche.
Il governo attraverso il National Innovative Fund ( NIF), ha stanziato circa 15 milioni di euro per i prossimi tre anni per assistere lo sviluppo di tecnologie IA, blockchain e IoT e le loro applicazioni di varietà al fine di "perseguire obiettivi di politica economica e industriale, anche legati al programma Industria 4.0 e per aumentare la competitività e la produttività del sistema economico".
Il NIF è di circa 1 miliardo di euro e ha lo scopo di supportare la Cassa Depositi e Prestiti per operare in Italia, con strumenti di capitale di rischio - come nuovi materiali, bioeconomia, design, spazio, mobilità, benessere e salute, fintech, agritech e foodtech, realizzati in Italia, ecc. Ma affinché il fondo diventi operativo, Invitalia e SGR di Cassa Depositi e Prestiti devono prima essere conclusi e poi autorizzati dalla Banca d'Italia a funzionare finanziariamente.
L'Italia è la prima nazione in Europa a regolamentare l'uso di registri elettronici distribuiti, oltre a offrire valore legale ai contratti intelligenti. Il contratto intelligente equivale ai tradizionali contratti (scritti).
Il team di esperti selezionati dal Ministero dello Sviluppo Economico ( MISE), per sviluppare una strategia nazionale sulla tecnologia, ha il grande compito di trasformare la nascente tecnologia in trasformazione. Tutte le domande sul suo potenziale sulla tracciabilità delle transazioni economiche, sulla protezione dei prodotti del Made in Italy, sulla lotta alla contraffazione, sulla tutela dei consumatori finali, devono essere tutte discusse. In effetti, blockchain ha la capacità di decentralizzare completamente tutti i sistemi, a tal fine è considerato da molti come l'applicazione del principio di sussidiarietà orizzontale conservato nella Costituzione.
L'anno scorso, le imprese italiane hanno speso oltre 15 milioni di euro in blockchain con 150 casi suddivisi in corsi di formazione e consulenza strategica per comprendere i modi e gli ambiti di applicazione della tecnologia di ledger distribuiti, consultando varie piattaforme e sviluppando grandi progetti pilota, progetti operativi e offerte iniziali di monete.
Oggi le principali barriere che ostacolano l'adozione includono la mancanza di competenze, la carenza di risorse di base e la difficoltà di misurare i benefici attesi.
Secondo il sondaggio condotto su 61 grandi aziende italiane da Blockchain e Distributed Ledger Observatory della School of Management del Politecnico di Milano, il 31% del campione non sa quali sono gli strumenti, il 43% ha conoscenze adeguate e solo il 26% capisce bene la tecnologia. Le prospettive sull'impatto della DLT sono ancora tese: solo 1 impresa su 3 (32%) pensa che sarà una rivoluzione, il 61% semplicemente farà avanzare alcuni processi e il 7% causerà un'influenza minore.
Il progetto pilota che mira a proteggere il Made in Italy, in particolare nella filiera tessile-abbigliamento, è sulla buona strada e ha registrato progressi costanti. Secondo il MISE:
"Il Progetto Pilota, affidato a IBM, prevede uno studio di fattibilità che costituirà un modello base per i settori di riferimento del Made in Italy, al fine di cogliere appieno i vantaggi della tecnologia Blockchain in termini di tracciabilità del prodotto lungo la filiera, certificazione al consumatore della loro origine, contrasto alla contraffazione, garanzia della sostenibilità sociale e ambientale delle produzioni Made in Italy".
La tecnologia blockchain viene utilizzata anche in diversi casi, tra cui turismo, logistica e trasporti, sport, assicurazioni, energia, agroalimentare, industria bancaria, nel paese.
Puoi leggere questo articolo in inglese segui il link: https://coinidol.com/blockchain-leader-brexit/
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