Blockchain impedirà la contraffazione di prodotti italiani?

Jun 01, 2020 at 10:31 // News
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Coin Idol
Lo ha reso noto recentemente il Ministro in occasione della presentazione del 33 ° Rapporto ICE e dell'Annuario ISTAT-ICE.

Secondo il Ministro dello Sviluppo Economico (MiSE) Luigi di Maio, la protezione del Made in Italy passerà essenzialmente per la tecnologia blockchain e il monitoraggio di ogni singolo prodotto. Lo ha reso noto recentemente il Ministro in occasione della presentazione del 33 ° Rapporto ICE e dell'Annuario ISTAT-ICE. È spaventoso sapere che il paese ha circa 40 miliardi di euro di vero Made in Italy in tutto il mondo e 100 miliardi di falsi.

Il governo italiano ritiene che su questo punto sia necessario agire con determinazione e lungimiranza, ma che non è possibile continuare a lavorare con la semplice repressione come finora svolta - con grande sforzo e con risultati ovviamente modesti. L'intenzione è quindi quella di agire per garantire che il Made in Italy non sia solo un'etichetta frontale, di cui chiunque - in modo completo - può rivendicare, ma qualcosa che può essere dimostrato e monitorato grazie alle nuove tecnologie tra cui internet delle cose, blockchain e altri.

Il contrasto con la discussione italiana e il contrasto con la contraffazione passa quindi attraverso l'uso di nuove tecnologie come la Blockchain, capace di garantire la tracciabilità del prodotto. Pertanto, ogni cliente sugli scaffali del mondo può, con il proprio smartphone, avere la garanzia che quel prodotto venga tracciato e sapere se proviene o meno dall'Italia.

Tecnologia blockchain contro la legislazione italiana

Niente più spaghetti al parmigiano, milaneze o pasta italiana, in breve, se nel piatto non ci sarà un vero prodotto italiano, proveniente dall'Italia e 100% italiano. Il suono italiano, infatti, si trasforma facilmente in un doppio danno economico: da un lato c'è la perdita di un reddito potenziale; d'altra parte, c'è il falso messaggio di un testimone fabbricato del marchio "Italia". Non sarà facile, non sarà immediato, ma il governo ritiene che con l'uso della blockchain possano essere presi importanti passi:

Il MiSE ha investito oltre 45 milioni di euro per testare la Blockchain in tre settori, tessile, alimentare e una parte della meccanica di precisione. Ciò consentirà alle persone non solo di tracciare l'intero prodotto ma anche i singoli pezzi. Ogni pezzo può essere rintracciato in Blockchain, consentendo agli utenti di garantire l'autenticità in generale. Finora non c'è nessuno che sia sicuro di quanti anni ci vorranno, ma il ministero metterà tutte le risorse possibili per garantire una riduzione di quel falso Made in Italy. Significa guadagnare sul mercato € 100 miliardi di vero Made in Italy. Più italiani si oppongono e più possono guadagnare.

Banda larga e finanziamenti per l'innovazione - non inevitabilmente in digitale - sono le parole chiave che completano la discussione, ma la blockchain ha un ruolo centrale: l'innovazione ha un ruolo importante nella protezione del Made in Italy, nel tentativo di mettere nelle mani di chiunque nel mondo, la possibilità di porre il dubbio sull'origine effettiva non solo di un marchio, ma anche del singolo prodotto che gli sta di fronte. Non solo una motivazione, ma pensare che possa davvero influenzare il volume della discussione italiana è qualcosa che oggi sembra essere più di una fantasia che un vero programma.

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