Le istituzioni finanziarie, incluse le banche, si stanno avvicinando sempre di più alle tecnologie finanziarie (fintech) tra cui criptovaluta, blockchain, pagamenti mobili e contratti intelligenti, poiché si rendono conto che devono stare al passo con i progressi per rendere il loro lavoro più efficiente. Un gruppo di esperti della Banca d'Italia ha recentemente pubblicato un rapporto intitolato "Banche e Fintech: strategie e modelli di business" per esplorare il legame.
L'applicazione delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC) e della blockchain per il settore bancario e altri importanti servizi finanziari contribuiranno a rivoluzionare i loro modelli di business, in particolare sulla gestione del rischio, i processi organizzativi e il sistema di controllo interno.
Il fintech contribuisce molto ai pagamenti al dettaglio, crediti, gestione patrimoniale e piccoli prestiti, e ora le banche tradizionali stanno esplorando la tecnologia blockchain per aumentare la redditività, il rapporto qualità-prezzo, l'efficienza del fare affari e fornire altri servizi finanziari.
Sulla base dei vari studi condotti, la tecnologia finanziaria (fintech) ha un grande impatto nel sistema bancario tradizionale. La tecnologia è in gran parte utilizzata dalle startup per il 90%, dai social media o dalle piattaforme Internet di circa il 65% e le grandi aziende tecnologiche dal 60% e queste sono percepite come le innovazioni più dirompenti nel settore finanziario.
Le autorità finanziarie e tecnologiche responsabili in Italia devono mappare e descrivere varie strategie che gli intermediari bancari possono seguire per adottare l'innovazione tecnologica nei propri modelli di business. Dovrebbero anche fare le seguenti cose: motivare le banche ad adottare nuove tecnologie dell'informazione; analizzare l'impatto di fintech sull'ambiente competitivo in cui operano le banche; e valutare gli effetti di fintech sui modelli di business bancari tradizionali. Ciò incoraggerà altri grandi attori a trasformare le loro operazioni in un'innovazione tecnologica sostenibile.
La Banca d'Italia è nota per la sua posizione contraddittoria nei confronti delle innovazioni. All'inizio di quest'anno, hanno pubblicato un rapporto intitolato "Aspetti economici e normativi della cripto-attività" che analizzava i profili economici, contabili e di altro tipo della cripto, e sottolinea anche la regolamentazione degli scambi di criptoasset adottati nelle giurisdizioni legali. Il rapporto della banca centrale mostra che la criptovaluta non è classificata come denaro o qualsiasi altra forma di strumento finanziario. Tuttavia, la Banca d'Italia, la Consob e altre autorità di vigilanza italiane supervisioneranno le attività tecnologiche su blockchain.
Nonostante le autorità guardino alla blockchain e al fintech, pensano ancora che la criptovaluta sia speculativa, rischiosa, inefficiente e pericolosa. La Banca d'Italia ha pubblicato un rapporto contro Bitcoin, la principale cripto per capitalizzazione di mercato. In effetti, la banca centrale non è contenta di come vengono utilizzate le valute digitali, inclusi i Bitcoin. La banca sostiene che le valute digitali supportano attività illegali, come il riciclaggio di denaro sporco, la frode, ecc., Ad esempio, il crimine informatico ha fatto perdere al paese oltre 10 miliardi di euro in cripto.
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https://coinidol.com/blockchain-work-efficiency/
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