Il 13 marzo è stato presentato dal Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) un progetto pilota di blockchain destinato a fornire prodotti dell'industria tessile italiana con una tracciabilità che difenderà il marchio italiano. L'iniziativa fintech è pianificata per diventare un modello per tutte le altre industrie che producono prodotti Made in Italy.
L'Italia possiede il 30% del fatturato totale del settore tessile. I conciatori italiani sono i principali produttori mondiali di cuoio con una quota del 20%. E l'Italia è anche la destinazione finale del 22% delle spedizioni mondiali di pelletteria. Queste cifre impressionano, tuttavia, non c'è dubbio che il numero che mostra le contraffazioni dei tessuti Made in Italy è ancora più grande.
Dal 2006 al 2016 sono stati sequestrati 310 milioni di prodotti contraffatti. La produzione di capi contraffatti è considerata una violazione della legislazione italiana attraverso l'evasione fiscale, il lavoro illegale e il finanziamento della criminalità organizzata. Inoltre, i materiali contraffatti sono utilizzati anche nella produzione di sostanze come la formaldeide o metalli pesanti, come il mercurio o il cromo. Nel 2017 il valore totale di mercato delle merci contraffatte ha raggiunto 294 milioni di euro e ha interessato principalmente il settore dell'abbigliamento.
Il governo italiano vuole risolvere il problema dei prodotti contraffatti con l'aiuto della tecnologia blockchain. Il progetto per l'uso della blockchain nelle PMI dell'industria tessile è stato già presentato al MISE italiano. La blockchain curerà la certificazione dell'origine dei materiali e della composizione del prodotto, senza mai perdere la tracciabilità dei collegamenti tra i beni e le loro identità digitali.
Il progetto è sviluppato da IBM con l'assistenza del MISE e delle associazioni di categoria. L'iniziativa blockchain è progettata per curare la tracciabilità dell'intera filiera tessile, partendo dalla materia prima e dal prodotto finito. Il vantaggio dell'utilizzo di una tecnologia di ledger distribuito è ovviamente rappresentato dall'immutabilità del libro mastro, dalla sua crittografia e, di conseguenza, dalla trasparenza che verrà offerta al consumatore finale (ma anche a tutte le parti della catena) sull'indumento che è sta per essere comprato.
La transizione da un punto all'altro della catena di fornitura sarà registrata sulla blockchain e sarà visibile a tutti. Diventerà quindi una cura naturale contro la contraffazione e un mezzo di difesa della proprietà intellettuale, che consente ai marchi di non perdere valore nel mercato legale.
Va menzionato, che l'uso del QR code, che è un'etichetta ottica leggibile da una macchina che contiene informazioni sull'oggetto a cui è collegato, viene anche discusso attivamente. Il 21 marzo, le parti interessate si incontreranno di nuovo per prendere una decisione definitiva che porterà a un processo sperimentale.
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