Il risultato della ricerca Ipsos per Digital360 soprannominata "Dalle criptovalute al Made in Italy: l'immagine e il potenziale della blockchain", che ha focalizzato il suo studio sulle percezioni delle aziende e delle persone sulle nuove innovazioni tecnologiche, mostra che solo il 20% degli italiani è informato su cosa sia la tecnologia in questione.
Il sondaggio condotto su 850 interviste tra i cittadini italiani e 200 manager di aziende di vari settori, ha anche evidenziato vantaggi e rischi della criptovaluta e della sua tecnologia di base.
Come per il termometro Ipsos, 20 persone su 100 della popolazione italiana sanno cos'è la blockchain, 17 per cento dei cittadini ne hanno sentito parlare ma non capiscono di cosa si tratta, 62 per cento della popolazione non ha mai sentito parlare di questa innovazione. Da parte delle aziende, il numero di coloro che sanno quale tecnologia blockchain e ledger distribuita è aumentata a 85 punti percentuali, ma il 4 percento dei gestori non ne hanno mai sentito parlare.
Considerando coloro che hanno conoscenza della tecnologia blockchain, la consapevolezza trionfa che questa novità è una grande opportunità. In effetti, il 53 percento dei cittadini considerano significativo il fatto di credere che cambierà le loro vite in modo positivo. Alcune delle caratteristiche che maggiormente gli italiani associano a queste innovazioni sono principalmente la sicurezza, la velocità, la trasparenza e l'apertura. Il 43% della popolazione (intervistati) è ottimista con questa tecnologia futuristica affermando che è importante per le transazioni finanziarie, il 33% per la sicurezza informatica e circa il 29% per il governo e l'amministrazione pubblica.
Quando si tratta di manager aziendali, il 72% pensa che la tecnologia sia cruciale per la propria vita, circa il 79% considera importante per la crescita e lo sviluppo dell'economia del paese. I gestori ritengono che la blockchain possa essere un'importante applicazione nelle transazioni finanziarie di circa il 71%, circa il 50% nella catena di distribuzione e distribuzione e il 47% nelle amministrazioni pubbliche. Questa informazione indica che in Italia c'è un'alta propensione positiva a nuove innovazioni come criptovaluta, blockchain, DLT, contratti intelligenti, intelligenza artificiale (AI), internet of things (IoT) e altri.
L'Italia ha un grande potenziale e grandi ricercatori nel campo della tecnologia, e il governo sta cercando di approfittare di questa evoluzione tecnologica, sebbene sia ancora una grande sfida. Le persone con la capacità di innovare cose nuove o di migliorare tutto ciò che riguarda la tecnologia avranno un ulteriore vantaggio nella ricerca di posti di lavoro.
La tecnologia è ormai fuori dalla fase delle promesse per diventare una realtà per le imprese. La crescita di interesse e consapevolezza tra gli italiani è positiva, il che suggerisce un'ulteriore spinta nel prossimo futuro. Sebbene ancora poche persone abbiano compreso appieno il grande potenziale che è in grado di esprimere in termini di creazione di nuovi modelli di business, come uno dei pilastri della rivoluzione digitale.
Il ruolo delle istituzioni e della politica su questi temi è estremamente importante: è positivo che l'Italia sia tra i primi a regolare contratti blockchain e smart a livello giuridico e ad avviare un processo normativo. E l'iniziativa del ministero dello sviluppo economico ( MiSE) è significativa, a partire dai due gruppi di esperti dedicati a Blockchain e AI, per promuovere lo sviluppo di conoscenze e applicazioni concrete.
Tuttavia, la mancanza di competenze, nonché la difficoltà di valutare i benefici attesi e la scarsità di risorse disponibili, hanno bloccato lo sviluppo di questi nuovi progetti significativi. Il governo dovrebbe lavorare di più e investire più denaro nelle innovazioni. Ricorda, raccogli ciò che semini.
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