La Consob, l'autorità governativa preposta alla regolamentazione del mercato italiano dei titoli, ha deciso di avviare un dibattito sulla possibile regolamentazione della criptovaluta, della blockchain e delle offerte iniziali di monete (ICO).
La pubblicazione soprannominata "Document for Discussion" è stata presentata dalla Consob con lo scopo di proteggere gli investitori. Secondo il documento della Consob, anche le ICO vengono normalmente confrontate e considerate come offerte pubbliche iniziali (IPO) in quanto condividono alcuni elementi simili, ad esempio l'uso della blockchain e la relativa disintermediazione rispetto a quelli che operano tipicamente sui mercati dei capitali; l'uso di valute virtuali per il pagamento di cripto-beni; pubblicità e promozione di offerte via web; e la pubblicazione di un cosiddetto white paper al posto del prescritto prospetto per le IPO.
La Consob ha deciso di rivolgersi agli stakeholder che operano nel settore finanziario, in modo da raccogliere commenti e proposte significative riguardanti: una possibile definizione normativa di criptovalute; un possibile approccio normativo per le offerte di criptovaluta di nuova emissione; e un possibile approccio regolamentare rispetto alla successiva fase di negoziazione delle criptovalute.
La Consob ha inoltre delineato nel documento la propria idea di una possibile regolamentazione, sottoponendo a coloro che desiderano contribuire alla consultazione pubblica una serie di domande che menzionino ciascuna delle proposte normative proposte dall'autorità.
La decisione della Consob di coinvolgere tutte le parti interessate in una discussione su una possibile futura standardizzazione della tecnologia ICO, criptovaluta e blockchain è una buona cosa per l'industria e il paese in generale.
È certamente lodevole anche in considerazione della necessità, da più parti richiamata, di definire un quadro normativo chiaro. Indubbiamente, la certezza normativa favorisce gli investimenti, anche da parte di attori stranieri, siano essi rappresentati da nuovi operatori del settore o dai "funzionari" già presenti sul mercato.
La Consob ha osservato nel Documento che l'iniziativa ha messo in atto la definizione in Europa di un orientamento condiviso in merito all'attesa legale per la qualificazione delle criptovalute e in particolare per quanto riguarda la loro ridistribuzione ai titoli del gruppo.
L'Autorità ha anche citato paesi criptovaluta e amici della blockchain come Malta, Regno Unito, Francia, Svizzera, Germania, Liechtenstein, Gibilterra e Repubblica di San Marino, che hanno iniziato lo sforzo di creare un quadro normativo blockchain. L'Italia vuole essere il prossimo hub blockchain proprio come Malta.
Ha inoltre osservato che i token integrano la nozione di "investimento di natura finanziaria" avendo trovato la coesistenza dei seguenti elementi: un uso del capitale; una promessa / aspettativa di ritorno di natura finanziaria; e l'assunzione di un rischio direttamente connesso e correlato all'uso del capitale. L'Italia rimane un grande attore nel campo della blockchain e dell'innovazione in Europa.
A marzo, la Consob ha pubblicato una consultazione sulle ICO sottolineando le linee guida principali in Italia attraverso un mega progetto che mira a proteggere sia gli utenti di risorse digitali che le emittenti. Il governo ha accolto favorevolmente la mossa dell'Autorità sui beni digitali e le offerte iniziali di monete. La Banca d'Italia insieme alla Consob sta anche cercando modi migliori per supervisionare l'industria della blockchain.
Puoi leggere questo articolo in inglese segui il link:
https://coinidol.com/italy-wants-cryptocurrency/
0 comments)
(