Italian Companies and Exchange Commission (CONSOB), un'agenzia governativa che regola il mercato dei valori mobiliari, ha avviato un processo che dovrebbe portare a un intervento normativo per regolamentare l'Offerta iniziale di monete (ICO) e gli exchange di criptovaluta. Ma la decisione finale sulle operazioni relative alla blockchain spetta al governo e al Parlamento.
Perseguire l'innovazione tecnologica senza trovare contromisure. Per capire cosa sta cambiando ci Sono due approcci e la scelta tra le due opzioni può essere decisiva. Soprattutto nel caso dell'autorità, come la blockchain.
Il fatto che la Consob si stia muovendo è significativo. Anche da un punto di vista simbolico. La filosofia di base che ha supportato lo sviluppo delle criptovalute e, più in generale, della tecnologia blockchain, è la possibilità di operare senza alcun intermediario e senza un organo di controllo centrale. Mettendo da parte suggerimenti romantici e utopici, il tema riguarda soprattutto l'applicazione pratica della tecnologia e il rapporto con i risparmiatori, o meglio con gli investitori.
Il problema principale deriva dal fatto che l'Italia si sta muovendo laddove il rischio di frode è già evidente, secondo il commissario Paolo Ciocca.
Una nuova norma, quindi, che è in grado di mettere ordine a ciò che attualmente è sostanzialmente fuori controllo, alla "terra di nessuno". Quello in cui si muovono le offerte di monete iniziali o l'offerta iniziale di cripto-attività, un settore non ancora regolamentato.
Guardando alle iniziative già finalizzate in Europa, il documento CONSOB stesso delinea il quadro. A livello europeo, l'ESMA ha sviluppato una consulenza per la Commissione europea.
L'iniziativa è collegata alla Call for Evidence, che è una raccolta di bilanci.
Il risultato di questa consultazione pubblica può essere utile nel caso in cui l'UE non sia coperta dall'UE e dai paesi terzi, compresa la Svizzera vicina. La politica è quindi l'ultima parola. Chi ha la responsabilità, anche su questo fronte, di decidere se può adattarsi o meno alle migliori pratiche europee o rimanere nella "terra di nessuno".
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