I Bitcoin e La Casa di Carta: perché le criptovalute sono così importanti?

May 20, 2020 at 13:25 // Comunicati Stampa
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In occasione del rilascio della quarta stagione de La Casa di Carta, popolare serie televisiva prodotta in Spagna, il noto produttore di hard wallet Ledger ha tracciato un interessante parallelismo tra lo show, i Bitcoin e la decentralizzazione, con questi ultimi che hanno decisamente dominato l’ultimo decennio.

La serie è in poco tempo divenuta un fenomeno mondiale, largamente apprezzata in ogni nazione in cui è stata rilasciata. Ciò è in gran parte dovuto all’acquisizione dello show da parte del colosso Netflix, che lo ha tramutato in uno dei suoi cavalli di battaglia assieme a titoli come Stranger Things, Dark, You ed Elite. Ma di cosa tratta La Casa di Carta? Per chi non la conoscesse, la serie cult narra la storia di una banda di ladri dall’identità sconosciuta (almeno per le autorità) coordinata dall’astuto Professore, che prende di mira le istituzioni monetarie centralizzate della Spagna, con l’obiettivo di destabilizzare il sistema finanziario. Ma, come sottolinea Ledger  in un post sul suo blog aziendale, il sistema sopporterebbe con maggiore efficacia attacchi di questo tipo se solo fosse più decentralizzato. 

IMAGE SOURCE: pexels.com

La sicurezza è uno tra gli argomenti più dibattuti dei sistemi centralizzati: questo perché, nella maggior parte dei casi, vi è un unico spazio in cui conservare il denaro. Potenziali ladri e malintenzionati, dunque, trovano terreno fertile per i loro loschi scopi, sapendo esattamente dove andare a colpire. Le piattaforme decentralizzate offrono invece vantaggi significativi rispetto alle loro controparti centralizzate, afferma il produttore Ledger. In primo luogo, gli individui controllano personalmente il proprio denaro, che non è conservato in un unico luogo assieme ai risparmi di altre persone. La compagnia, ovviamente, mette in risalto queste differenze per promuovere i propri prodotti, come il wallet Ledger Nano X, ma i parallelismi tra i Bitcoin e la serie non si fermano qui.

Ne La Casa di Carta, i protagonisti irrompono nella Zecca di Stato spagnola e  stampano ben 984 milioni di euro, come evidenziato nell’analisi della serie pubblicata sul blog del casinò online Betway, che riporta altresì numerose curiosità riguardanti lo show televisivo di Netflix. I Bitcoin, al contrario, non possono essere stampati a proprio piacimento, anche perché si tratta pur sempre di una moneta virtuale. Questi sono infatti creati a un tasso decrescente e prevedibile e, in tutto il mondo, non potranno mai esistere più di 21 milioni di unità di questa criptovaluta. Secondo diversi esperti, ciò rappresenta una garanzia contro l’ipotesi di una spirale deflazionistica, che porterebbe a una quotazione della valuta di gran lunga inferiore rispetto ai prezzi attuali.

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La stessa Casa di Carta cita più volte le criptovalute durante lo show, e non è l’unica serie di Netflix a farlo. Anche lo sci-fi Altered Carbon, ad esempio, menziona monete virtuali ben note, dai Bitcoin ai Litecoin. Che sia un passo verso il futuro?

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