La Banca d'Italia dubita della natura della criptovaluta
Tuttavia, queste considerazioni non hanno posto il veto al paese di includere criptovalute tra le informazioni che le istituzioni bancarie devono ispezionare e monitorare nel contesto dei rischi di mercato, di credito, di controparte e di liquidità.
Altre innovazioni per venire nel futuro
Nel 2017, le banche finanziarie della penisola hanno investito oltre 4,2 miliardi di euro in investimenti tecnologici e ammortamenti e, naturalmente, si tratta di una spesa in costante aumento che aumenta di oltre il 5,5% all'anno.
Considerando la ripartizione di tali costi per aree funzionali, è chiaro che circa il 50% è assorbito dai processi operativi, con un'ulteriore crescita minore; seguito da processi di supporto di circa il 23% e processi di marketing, commerciali e di servizio alla clientela di circa il 20,2% e processi governativi di circa il 10%.
Le banche italiane spendono oltre 2 miliardi di euro l'anno o più dello 0,1% del prodotto interno lordo (PIL) per garantire le loro funzioni fondamentali: trasferimenti, finanziamento, gestione delle partite correnti, ecc. Il paese non vuole mettere tutte le sue uova in un paniere , ha deciso di investire in innovazioni che includono criptovaluta e blockchain in una moltitudine di settori che possono migliorare la sua economia e migliorare gli standard di vita dei cittadini. Alcuni dei settori in cui la blockchain è stata utilizzata in Italia comprendono assicurazioni, sanità, agricoltura, turismo e cultura, agroalimentare, energia, arte, trasporti e logistica, e molte aree importanti.
Alcuni dei maggiori operatori di mercato hanno previsto i primi esperimenti entro il 2021 in aree semplici e bilaterali, come i pagamenti transfrontalieri e entro il 2025, si vedranno casi più complessi con più attori, come la finanza, e nei prossimi 10 anni quasi tutti le operazioni in diversi settori saranno basate su tecnologie blockchain.
La tecnologia potrebbe prendere la parte del leone
Il potenziale delle nuove tecnologie come i contratti intelligenti, le criptovalute, l'intelligenza artificiale, la blockchain, l'internet delle cose, ecc., Nei sistemi bancari sarà fondamentale. E può svolgere un ruolo attenuante o accelerante negli squilibri bancari. Si consideri il caso delle rimesse, i cui costi sono ancora incredibilmente elevati nonostante le numerose innovazioni tecnologiche dirompenti degli ultimi anni. L'Italia deve trovare un modo efficiente e sicuro per utilizzare la blockchain e la tecnologia DLT (distributed ledger technology) per fornire servizi a basso costo a chiunque voglia trasferire denaro in tutto il mondo.
Dal punto di vista della finanza etica, di conseguenza, è molto chiaro che il gioco sarà giocato nello scontro tra i grandi nomi della tecnologia globale come Google, Amazon, Facebook, ecc. E le nuove forme di pluralismo e proprietà distribuita del mezzi di produzione, gestione e trasferimento di informazioni. Finora, la blockchain rappresenta la principale speranza, anche se ancora immateriale e vulnerabile, affinché le cose vadano nella giusta direzione.