Il Movimento 5 Stelle ha presentato due importanti emendamenti al “Decreto Semplificazione” sotto esame in questo periodo alla Commissione Affari Costituzionali e Lavori Pubblici del Senato.
Finalmente il governo italiano ci sta andando giù pesante per dare una “botta” di modernizzazione al paese. Ci sono paesi, in Europa, che non utilizzano più la carta da anni, avendo trasferito quasi interamente la loro burocrazia su supporto informatico. In Italia partiamo adesso con questo importante emendamento alla Legge di Semplificazione che propone addirittura la proibizione “di chiedere, in qualsiasi forma, una copia cartacea dei documenti depositati in formato elettronico.”
In aggiunta, viene stilata una clausola che prevede la responsabilizzazione dei manager nei riguardi di queste disposizioni, imponendo di fatto l’immediata attivazione da parte di tutte le istituzioni.
Con queste premesse, vedremo finalmente il trasferimento della documentazione su supporto informatico, e grazie allo stanziamento di un miliardo di euro per i prossimi tre anni nel settore Blockchain e Nuove Tecnologie, l’Italia salterà praticamente di netto l’informatizzazione “tradizionale”, visto che pur avendo diffuso computer nelle istituzioni, siamo comunque rimasti di fatto aggrappati a stampe, fotocopie e fax:
Memorizzare un documento informatico con l’uso di DLT [NdE: Distributed Ledger Technology] produce gli effetti legali di validazione temporale. Gli Smart Contracts soddisfano il requisito della forma scritta previa identificazione informatica delle parti interessate, attraverso un processo avente i requisiti fissati dall’Agenzia per l’Italia Digitale con linee guida da adottarsi entro 90 giorni dall’entrata in vigore della legge di conversione del decreto legge
Per chi si sta accostando adesso alla Blockchain e alle Criptovalute, uno Smart Contract è in pratica un programma informatico che viene posto in essere quando le condizioni vengono esaudite dalle parti che l’hanno sottoscritto. Scrivendo questo programma su una Blockchain, il contratto diventa di fatto “notarilmente” valido perché visibile a tutti e “immutabile” grazie alle caratteristiche della tecnologia Blockchain.
È chiaro che questa configurazione futura andrà a tagliar fuori una figura molto conosciuta: quella notarile.
M5S ha anche avanzato una proposta per l’ufficializzazione della raccolta di firme per i Referendum su supporto digitale. È lecito aspettarsi che anche questa iniziativa “finirà” su Blockchain, per le ovvie qualità di immutabilità di registro, di mantenimento storico dei dati e possibilità di identificazione univoca.
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