La tecnologia Blockchain e Distributed Ledger (DLT) può ora essere utilizzata per l'identità digitale su Internet of Things (IoT) in Italia. La combinazione di Internet of Things e DLT come la blockchain consente un interessante modello digitale per l'IoT e tende a creare nuove strade per l'implementazione e la protezione dei sistemi IoT. Diamo un'occhiata ad alcuni importanti modelli di riferimento.
Concentrando la nostra attenzione sul tema della sicurezza e in particolare sul tema della fiducia alla base dell'interoperabilità, la combinazione consente un modello interessante di identità digitale per l'IoT, ma procediamo passo dopo passo. Ricorda, il progressivo aumento degli oggetti, collegati secondo il paradigma dell'IoT, pone interessanti sfide tecnologiche per garantire l'interoperabilità e la sicurezza in questo campo.
Qui, identifica una grande classe di oggetti che vanno dal semplice dispositivo collegato a sistemi più complessi per l'implementazione delle cosiddette infrastrutture critiche delle moderne Smart Cities, ad esempio trasporto intelligente, produzione di energia, acquedotti.
Quando discutiamo di identificazione, invece, siamo interessati a un modello persistente, che è generalmente riconosciuto per comunicare con qualsiasi altro sistema, che non può essere falsificato e verificato con semplicità senza l'intervento di terze autorità e che è efficace: abilitare l'autenticazione della fonte ; è fondamentale nell'attuazione di meccanismi di autorizzazione aggiuntivi per servizi e applicazioni; e garantisce la riservatezza delle comunicazioni e delle informazioni scambiate.
Tecnicamente, ci sono tre diversi modelli di riferimento: Identità centralizzata: fornisce una relazione unica con un server che fornisce accesso autenticato a una serie di servizi e applicazioni. Questo modello si basa sul concetto di account; ogni soggetto si identifica con una coppia unica di nome utente e password o un token di accesso, che facilita l'accesso al server .; Identità federata - Ogni soggetto ha un'identificazione centralizzata con un Identity Provider (IDP), che può utilizzare per interagire con tutti i sistemi federati con esso; e identità autosufficiente (SSI) - SSI basa l'operazione sul concetto di relazione, secondo il classico schema peer-to-peer.
Il modello SSI è un candidato ideale per l'implementazione in IoT, come definito all'inizio di questo articolo. Il modello risultante è certamente persistente, nel senso che è gestito in modo indipendente da ogni singolo oggetto IoT ed è universalmente riconosciuto su Internet.
La verifica dell'identità, con autenticazione reciproca tra oggetti IoT, è sicura grazie ai classici meccanismi della crittografia asimmetrica. Di fronte alla corretta autenticazione, gli oggetti IoT possono anche scambiare informazioni in modo confidenziale. Il modello SSI non affronta il problema dell'integrità delle informazioni scambiate, ma è ancora possibile implementarlo con tecnica collaudata. L'applicazione di credenziali verificabili è strumentale all'attuazione di meccanismi di autorizzazione per i servizi forniti da Internet delle cose.
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