Per un gran numero di Chief Procurement Officer (CPO) italiani, le tecnologie di Industry 4.0 tra cui blockchain e tecnologia di contabilità distribuita, criptovaluta, internet delle cose, dispositivi mobili, ecc.
Avranno un grande impatto: riflettori anche sull'automazione dei processi robotici che sarà cruciale per il 35% dei dirigenti. Il settore degli acquisti, una delle aree chiave per l'occupazione in Italia, con oltre 50.000 dipendenti, sta affrontando un periodo cruciale di cambiamento. Tuttavia, il paese deve concentrarsi sulla riorganizzazione aziendale e sugli investimenti nelle competenze.
L'innovazione tecnologica offre nuovi strumenti che stanno rivoluzionando il modo in cui operano le aziende, il ruolo della funzione di approvvigionamento all'interno dell'organizzazione e le relazioni tra approvvigionamento con clienti e fornitori. Le aziende italiane sono pronte ad affrontare questi cambiamenti? In realtà, la risposta in uno studio di SDA Bocconi in collaborazione con Sap Ariba e Accenture che ha intervistato 100 CPO di grandi aziende italiane con un fatturato di oltre 400 milioni di euro.
Le CPO indicano la caduta dei costi, la gestione dei rischi e il miglioramento della qualità e dei servizi come priorità principali per il loro dipartimento. Nella maggior parte dei casi, intorno al 57%, il paese cerca di raggiungere questi obiettivi modificando il modello operativo, espandendo o adattando quello esistente.
In tema di tecnologie innovative come la blockchain, i responsabili degli acquisti sono convinti che cambieranno il modo di lavorare e interagire con l'ecosistema, ma non tutti avranno lo stesso peso in futuro.
Circa il 54 percento del CPO ritiene che l'analisi predittiva sia una delle tecnologie di maggiore impatto e il 35 percento ritiene che l'automazione dei processi robotici (RPA) sarà un fattore chiave. Tuttavia, solo il 21 percento considera la blockchain una tecnologia promettente e solo il 10 percento ha denominato intelligenza artificiale (AI) o machine learning. E poi, dei 100 intervistati, solo 6 hanno in corso progetti blockchain e solo il 18% sono progetti RPA.
Il campione intervistato ha ulteriormente sottolineato gli ostacoli primari per gli acquisti digitali nelle rispettive società dal punto di vista organizzativo, economico e tecnologico. C'è una barriera culturale e resistenza al cambiamento, mentre solo il 34% considera le abilità - o la mancanza di esse - un problema.
Per quanto riguarda l'aspetto economico, tuttavia, l'ostacolo più percepito è il monitoraggio e il calcolo del Tasso di investimento (ROI), mentre solo il 15% si lamenta dei problemi di bilancio. L'integrazione con le tecnologie esistenti è percepita come la più grande sfida nella sfera organizzativa.
Tuttavia, la semplice implementazione delle tecnologie blockchain non è sufficiente se non è accompagnata da adeguati interventi organizzativi: persone, processi, competenze devono innovare, supportare e migliorare nuove soluzioni.
Inoltre, il CPO deve essere in grado di guardare il processo in una logica end-to-end, che governa tutte le attività di relazione con i partner di fornitura e devono garantire che le funzioni di approvvigionamento e IT lavorino a stretto contatto, con un approccio snello, veloce ed efficaci processi di dialogo.
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