Una delle assunzioni più sbagliate e più addotte dagli scettici di Bitcoin è che non ha alcun valore perché non rappresenta nulla. Pochi di questi scettici sanno che nemmeno le valute Fiat non rappresentano nulla se non l'imposizione da parte di banche e governi, e non rappresentano alcun “bene tangibile” da un bel pezzo.
La stragrande maggioranza della popolazione italiana (ma si può dire tranquillamente in generale nel mondo) non ha idea di cosa sia il denaro. Lo utilizza per effettuare gli scambi al dettaglio, ma non sa come funzioni a livello macroscopico.
Allora iniziamo dando un occhio alle qualità che il denaro deve possedere, sempre rimanendo sintetici perché questo è un articolo e non un libro:
Accettabilità: Deve essere diffuso abbastanza da essere accettato come mezzo di scambio “ovunque” si vada.
Portabilità: Deve essere leggero, trasportiabile facilmente.
Durabilità: Non si deve deteriorare facilmente.
Omogeneità: Una unità di valuta deve avere più o meno lo stesso valore ovunque.
Divisibilità: L’unità deve essere abbastanza divisibile, da comportare un utilizzo agevole e granulare quanto basta per gli scambi con oggetti di poco valore.
Malleabilità: Deve essere facilmente coniato, creato.
Conoscibilità: Deve essere riconosciuto e verificato facilmente.
Stabilità: Deve essere stabile in valore.
Diamo per scontato che tutte le valute Fiat (Dollaro, Yen, Bolivar, Sterlina, ecc.) abbiano queste qualità, e passiamo ad analizzare come se la cava Bitcoin.
Accettabilità: Bitcoin non se la cava per niente bene su questo fronte. Bitcoin è ancora accettato come mezzo di scambio valido, o meglio, come deposito di valore, solo da una piccolissima parte di popolazione mondiale. L’avanguardia, quella parte di popolazione che, come sempre avviene quando si affacciano nuove tecnologie, prende il rischio e intuisce le potenzialità. Questa carenza toglie già a Bitcoin il carattere di “denaro”, per trasferirlo nell’ambiente più “calmo” della Reserve Currency, ovvero di una valuta che non viene correntemente utilizzata come denaro, ma che grazie alle altre qualità, mantiene comunque un valore.
Portabilità: Bitcoin non ha bisogno di carte di credito, né di un portafogli. Bitcoin sta comodamente installato nel vostro smartphone. Inoltre, è protetto con password. Perso o rubato lo smartphone, i vostri Bitcoin sono al sicuro, recuperabili facilmente.
Durabilità: il sistema di Bitcoin è un registro condiviso, duplicato su migliaia di computer su tutto il pianeta. Da questo punto di vista possiamo dire che Bitcoin è indistruttibile.
Omogeneità: un Bitcoin è esattamente un Bitcoin ovunque. Non è un litro d’olio di questa o quella qualità più o meno buona.
Divisibilità: grazie ai suoi 8 decimali, Bitcoin può garantire un’ottima granularità fino a trilioni di Market Cap. Nel caso ulteriori decimali fossero necessari, il sistema permette di farlo “facilmente”. Non dimentichiamo che Bitcoin è un software, quindi aggiornabile.
Malleabilità: Bitcoin viene “coniato” molto facilmente, non richiede fornaci né macchine da stampa. Basta un PC, o meglio, oggi, con la concorrenza che c’è, un hardware apposito.
Conoscibilità: chi utilizza Bitcoin sa come riconoscerlo. Se viene inviata una somma di Bitcoin a un indirizzo, quell’indirizzo può solo ricevere Bitcoin “veri”. Non esistono Bitcoin “falsi”.
Stabilità: altro punto dolente di Bitcoin. A causa del suo mercato ridotto ma del grande interesse da parte di chi ne ha capito la potenzialità e, da un paio d’anni a questa parte, anche da parte dei grandi istituti finanziari del pianeta, è piuttosto facile manipolarne il valore. Ad ogni modo, anche con tutta l’inevitabile manipolazione di mercato che sta subendo, l’indice di volatilità di Bitcoin è estremamente ridotto.
Perché la moneta Fiat ha un valore? Essenzialmente perché ne viene forzato l’utilizzo da un governo, o, come nel caso dell’Euro, da più governi. Non ci sono altri motivi. Dal momento in cui una Fiat diventa ufficiale, la popolazione è forzata ad utilizzarla.
Questo significa anche che la popolazione sarà da quel momento soggetta alle politiche di regolazione monetaria diramate dal governo, o per meglio dire delle “banche centrali”, come avviene oggi.
E che significato hanno queste politiche? Ad esempio che, per progetto, viene stampata abbastanza Fiat da svalutare il denaro esistente di circa il 2%. Questo vuol dire che i vostri 10000 euro fermi in banca, dopo 5 anni hanno un potere d’acquisto ridotto del 10%.
Come abbiamo visto, Bitcoin possiede quasi tutte le qualità del denaro. In due è particolarmente scarso, ma questo non significa che non abbia valore. È chiaro che ne ha. Ma il motivo, o i motivi, quali sono?
Innanzi tutto, di Bitcoin non viene forzato l’utilizzo da nessuno, e questo è già un valore. Significa che utilizzando Bitcoin ci si sottrae ai centri del potere. Potete dire quanto volete che è necessaria un’organizzazione del potere, ed è vero, ma è anche vero che il potere economico è completamente pervertito, e lo si vede dal fatto che le cose, dal punto di vista economico, vanno sempre peggio. I banchieri non pagano mai per le loro malefatte, protette da governi conniventi, o meglio concordi e complici. Potete credere o meno che ci sia un cosiddetto “complotto” dietro le continue “crisi” economiche che avvengono nel mondo, ma il fatto che i banchieri non paghino mai dopo aver infranto la legge anche per migliaia di miliardi di dollari dovrebbe farvi accendere una lampadina.
Esaminiamo le “piccole” qualità esclusive di Bitcoin, che lo rendono diverso da qualunque cosa sia mai stata inventata prima del 2 Gennaio 2009.
Curva inflazionaria conosciuta e decrescente: mentre i governi, o meglio le banche centrali, continuano a svalutare il vostro denaro stampandone miliardi e miliardi l’anno, di Bitcoin l’inflazione è conosciuta e decrescente. La “produzione” di Bitcoin viene dimezzata ogni circa 4 anni.
Attualmente l’inflazione di Bitcoin è al 3.84%, nel 2020 scenderà all’1.80%.
Decentralizzazione: non esiste un ente centrale che produce Bitcoin. Questo ne garantisce la “non pervertibilità”.
Non può qualcuno, di punto in bianco, appropriarsi di Bitcoin e reintrodurre, modificandone il software, un’inflazione fissa del 2% annuo. Semplicemente non è fattibile, per la natura decentralizzata dell’intero sistema.
Il sistema di Bitcoin potrebbe essere facilmente duplicato da una banca centrale, che potrebbe appunto cambiarne il meccanismo di inflazione, ma c’è un problema: a nessuno interesserebbe quel Bitcoin. Nessuno lascerebbe il Bitcoin originale per quello nuovo e “pervertito” nel suo funzionamento.
In altre parole, Bitcoin è al riparo da manipolazione da parte del Cartello delle Banche Centrali.
Trasferimenti diretti: Bitcoin permette trasferimenti di denaro online senza alcun intermediario. Si tratta di una differenza abissale rispetto a pagamenti effettuati con bonifici e carte di credito, dove qualunque trasferimento di denaro venga effettuato lascia una traccia presso un intermediario.
Che piaccia o meno, si tratta di una qualità di cui la moneta Fiat è priva. Con la Fiat, solo mediante banconota i trasferimenti possono essere effettuati senza intermediario. Online la cosa non è possibile.
Se siete del tipo che si lagna perché ora il limite di prelievo e deposito in banca senza controllo da parte delle forze dell’ordine è di soli 3000 euro, questa “piccola” qualità dovrebbe interessarvi. Anche perché la “stretta” continuerà a stringersi in futuro, irrimediabilmente, per portare tutti i pagamenti su plastica, come dicono in gergo, ovvero carta di credito.
Pseudo anonimità: diversamente dall’opinione diffusa, Bitcoin non è completamente anonimo. È possibile, con molto lavoro di indagine, risalire al proprietario di un indirizzo, se qualche traccia viene lasciata in giro. Però Bitcoin è comunque considerabile anonimo rispetto alle soluzioni di pagamento esistenti. Con il contante, vi trovate faccia a faccia con la persona con cui eseguite lo scambio. Online, avete sempre un intermediario che registra la transazione.
Con Bitcoin, lo scambio è diretto online. Se non rivelate il vostro nome, nessuno saprà che il vostro indirizzo è associato a voi.
Non contraffattibile: il sistema di Bitcoin è basato su un registro condiviso chiamato Blockchain. Questo registro è duplicato su migliaia di computer su tutto il pianeta, di proprietà delle persone più disparate, che non si conoscono. In altre parole, questo registro è immodificabile, e tutto il sistema fa sì che non possano venir prodotti o duplicati Bitcoin in eccesso rispetto a quello che il sistema consente. Semplicemente non c’è modo di farlo. Anche in questo le criptovalute sono uniche.
Globalità: Bitcoin è stata la prima valuta globale. Non è prodotta in un paese particolare, non è spinta da alcun governo, anche se alcuni governi, come quello giapponese, lo stanno regolamentando e agevolando. Bitcoin può essere utilizzato da chiunque possieda uno smartphone. Bitcoin è questione di scelta, di libertà, ed è disponibile ovunque nel mondo.
Resilienza: Bitcoin è incredibilmente resiliente. Bitcoin è essenzialmente trasmissione di dati. In quanto tale, non può essere bandito, visto che su internet, letteralmente tutto è trasmissione di dati. Bandire Bitcoin a livello di legge significa controllare gli smartphone di ogni privato per impedirne l’uso, perché la rete di supporto, come detto, è decentralizzata.
Tecnologia: molte persone pensano ancora che il Dollaro e altre valute siano basate su riserve auree. La cosa non è più così da decenni. Anzi, non solo le valute Fiat non hanno più una controparte fisica a rappresentarle, ma sono prodotte con un meccanismo chiamato Riserva Frazionaria. La Riserva Frazionaria permette la creazione di denaro in quantità enormi, con conseguente svalutazione dello stesso. Ne consegue che le valute Fiat non hanno assolutamente nulla a dar loro valore, a parte l’imposizione da parte dei governi di utilizzarle. Nemmeno la tecnologia per stamparle ha un valore, non è nulla di particolare.
Bitcoin invece ha portato una nuova tecnologia che, dopo 10 anni, non solo è ancora presente, aggiornata, e più viva che mai, ma ha dato vita a un ecosistema di progetti software, anche concorrenti, molto florido.
Molti pensano che il valore di Bitcoin esista solo come forma di investimento, in previsione della sua ascesa di valore grazie alle sue proprietà.
Quindi ha delle proprietà che gli danno valore!
Dovrebbe essere chiaro ormai che Bitcoin ha valore perché, come avviene per ogni cosa, ne esiste una quantità limitata ed esiste una domanda, e la domanda è basata sulle potenzialità della tecnologia, che a prescindere da bolle, Ponzi, presunto utilizzo da parte di terroristi, eccetera, rimangono lì, scolpite nella roccia, inamovibili, pronte da utilizzare a chiunque abbia abbastanza cervello e conoscenza per capire di cosa si tratta e i vantaggi che comporta.
Ma allora perché Bitcoin continua a rimanere utilizzato da pochissime persone? In un prossimo articolo esamineremo il perché Bitcoin non riesca ancora e filtrare nel mainstream.
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