La Banca centrale italiana (Bankitalia) ha recentemente affrontato l'argomento bitcoin, criptovalute, Blockchain e tecnologia di contabilità distribuita (DLT), su un documento dettagliato, oltre a indagare gli impatti della nuova direttiva europea sui servizi di pagamento, chiamati anche Servizi di pagamento Direttiva 2 (PSD2).
Il documento incluso nei quaderni di ricerca legale di consulenza legale, tratta l'argomento in 349 pagine, di cui 100 dedicate a tutti i profili relativi alle criptovalute e alla blockchain, dal sistema antiriciclaggio (AML) ai profili fiscali , fino a entrare nei profili di pagamento tramite terze parti e l'interferenza tra PSD2 e criptovaluta.
Il mondo dei servizi bancari, finanziari e di pagamento è stato recentemente interessato da importanti cambiamenti, causati dallo sviluppo dell'innovazione tecnologica e dall'evoluzione normativa (in particolare dalla direttiva PSD2, n. 2015/2366 / UE). Con questi interventi i confini del regime PSD si sono estesi a scenari che coinvolgono nuovi soggetti (cc.dd. Fornitori di terze parti).
Nel coro, l'innovazione tecnologica ha introdotto la blockchain, che da un lato ha permesso la circolazione universale delle criptovalute, scambiate con rapporti peer-to-peer (P2P) documentati su un registro digitale distribuito tra gli utenti, dall'altro potrebbe rendere inutile in prospettiva l'utilizzo di registri centralizzati gestiti dalle autorità preposte.
Sempre l'innovazione tecnologica è dovuta all'introduzione di piattaforme informatiche avanzate in grado di utilizzare algoritmi di una serie di informazioni e di consentire l'incontro tra soggetti con liquidità in eccesso e soggetti in cerca di finanziamenti.
Il nuovo contesto lascia intravedere un processo di disintermediazione degli operatori supervisionati e la comparsa di situazioni la cui sicurezza è legata solo alle caratteristiche tecnologiche utilizzate, mai inespugnabili: se, da un lato, i controlli sugli intermediari autorizzati, dall'altro d'altra parte, c'è un aumento di quelli sostanzialmente senza controllo e, forse, quasi impossibile da controllare.
Inutile dire che per essere efficaci, la vigilanza sui nuovi intermediari e i nuovi tipi di attività da essi condotti dovrebbero essere profondamente diversi da quelli attualmente attivati per gli operatori "tradizionali", cambiando strumenti e paradigmi di intervento.
Il documento si concentra anche sulle implicazioni della rivoluzione tecnologica, concentrandosi sul ruolo, sul funzionamento e sulle prospettive della blockchain, uno strumento multiuso che può essere utilizzato in molti servizi bancari e finanziari, spesso distorcendone le caratteristiche.
Esamina ulteriormente le criptovalute - sia in profili generali, a partire dalla loro natura, sia con studi specifici sugli aspetti fiscali e AML, sull'atteggiamento dei responsabili politici e sui modelli di vigilanza - e sugli effetti dell'uso di strumenti tecnologicamente sofisticati sul sistema bancario "tradizionale" e servizi finanziari.
Inoltre, tenta di identificare i nuovi e diversi rischi derivanti dalla nuova struttura di servizi bancari, finanziari e di pagamento e di proporre metodi aggiornati di valutazione e contenimento.
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